Lord Woland – Below
Partono come un mammutone di granitico sludge doom in “Abra Cabala” (devono avere un talento naturale nel trovare i nomi giusti…) e si frantumano in una cavalcata proto heavy nelle vicinanze di 7Zuma7 e Orange Goblin.
“Woland’s Hall” ha un riff bellissimo di stampo Wino e un ritornello irresistibile. “Rotten Apple” ha un’apertura maggiore e punta dritta verso le band Seventies guitar oriented. Fanno venire in mente i Taste dell’immenso Rory Gallagher e questo è un bene. La conclusiva “Gloominade” rallenta per un attimo il ritmo, ma è solo un impressione: dopo tre minuti e mezzo l’ignoranza ritorna padrona.
I ragazzi ci sanno fare e sanno dove possono arrivare. Se si è interessata a loro la Mother Fuzzer Records di Dublino un motivo ci deve essere.
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Lord Woland
Eugenio Di Giacomantonio