Al secondo disco in studio con Højspændt, i Lydsyn sembrano una band più affiatata rispetto all’esordio omonimo del 2022. Con i Baby Woodrose in pausa fino a data da definirsi, Uffe “Lorenzo” Lorenzen ha riversato il meglio delle sue energie in questo power trio absolute rock ‘n’ roll.
Anche le copertine parlano chiaro: se nei Baby Woodrose avevamo Sixties psych, qui abbiamo elettricità, alto voltaggio. Ma quello che rimane alla fine dell’ascolto è la grande scrittura di Lorenzo, che qui affronta il periodo Seventies del rock, quando Grand Funk Railroad, Led Zeppelin, Kiss e Rainbow infiammavano le folle dai palchi di tutto il mondo.
Si parte con Musik Er Nummer 1, una vera dichiarazione di intenti. Il testo ripete sempre queste tre magiche frasi: il ritmo è il mio padrone / e la danza è il mio dio / perché la musica è la numero 1. Fantastico. Secco e diretto. Un’appassionata e sincera elaborazione di un periodo travagliato che vede concludersi solo nella dichiarazione d’amore verso la musica.
Altra nervo scoperto è UFO, una ballata dove Lorenzo dichiara apertamente: non riesco a dormire / per l’ansia interiore / sognare ad occhi aperti / il conto alla rovescia è iniziato / e sto aspettando che vengano a prendermi / per portami via da qui. La vita può riservarci periodi duri in cui bisogna guardarsi dentro per risalire la china e lasciarsi alle spalle qualche brutta abitudine autodistruttiva.
Non tutto però è analisi del proprio Io, della propria coscienza. Altri brani parlano apertamente della nostra società e di quanti falsi miti di progresso sia fatto questo modo di vivere occidentale. Vuoi più faccine sul telefonino / e più dopamina / più Mi piace e cuori / come perle ai porci (Du Vil Have Mere, in italiano Vuoi di più). Ho un amico su un altro pianeta / dove si sa quanto vale una persona / un posto dove puoi permetterti di vivere / senza dover essere milionario (Hejremanden, in italiano L’erede dell’uomo).
Tutto ciò solo per rimanere nell’ambito dei testi. Per quanto riguarda il songwriting, è tutto una cascata di riffoni granitici e giri armonici su tre accordi, con qualche concessione in più per gli amanti dei Baby Woodrose (Nørrebro e soprattutto Den Døde che sembra un mix di Dragontears e Woodrose del periodo Freedom). Ottimo album dunque. Più sintetico e meno colorato della band madre di Lorenzo, ma altrettanto affascinante.
Eugenio Di Giacomantonio
Voto: 7
Bad Afro Records, 2024
Tracklist:
- Musik Er Nummer 1
- Opråb
- Hejremanden
- UFO
- Nørrebro
- Byens Værste Hotel
- Heyoka
- Du Vil Have Mere
- Den Sidste Sommer
- Den Døde By