New review | ANANDA MIDA – Cathodnatius




Ananda Mida – Cathodnatius


Seconda parte (e chiusura) del dittico iniziato dagli Ananda Mida due anni fa con Anodnatius, parte chiara “dell’investigazione dell’anima degli esseri tricelebrali del nostro pianeta”, Cathodnatius è il rovescio della medaglia, la conclusione di un progetto, l’incontro di due metà sganciate nel tempo e finalmente ritrovatesi.

La prima sorpresa è la presenza di Conny Ochs, cantante, compositore, pittore e illustratore tedesco che conosciamo in compagnia di Scott “Wino” Weinrich (Heavy Kingdom, la prima collaborazione tra i due, è del 2012) e abbiamo ritrovato di recente in solitaria con Doom Folk. La seconda è l’impressione di un album più coeso rispetto al predecessore.

La band si è affiatata negli ultimi due anni ed ha nutrito il suo stile in contaminazioni diverse: prima tra tutte la forte impronta di Conny che, oltre ad aver dato un tocco di classe ai pezzi, emerge pura nella ballata Out of the Blue, dove l’ispirazione trasuda genuina (un po’ come successe alle band di Seattle quando staccarono la presa e suonarono unplugged).

Pupo Cupo esplora la componente tooliana senza risultarne una caricatura, così come The Pilot e Blank State sono solidi hard psych blues in odore di classicismo. Il lavoro compositivo è regolato sulla fantasia dei chitarristi, Matteo e Alessandro, che combinano i loro suoni efficacemente: se il primo è Seventies oriented, con finiture e frasi post sabbathiane, il secondo lavora di fioretto, pieno di riverberi, tremoli, deelay ed altro, puntando dritto verso il rock chitarristico Ottanta. Strano ma vero, l’incontro risulta davvero amoroso!

Basta ascoltare la suite finale, Doom and the Medicine Man, divisa in quattro parti che, oltre ad essere il manifesto espressivo della band, dimostra come un lavoro fantasioso delle chitarre può far diventare la musica… infinita. Lavoro bello e affascinante questo Cathodnatius, che potrebbe attirare la curiosità di ascoltatori fuori dal genere heavy psych in senso stretto.

Eugenio Di Giacomantonio