Yawning Man – The Revolt Against Tired Noises
Gary è sempre il ragazzo gentile con gli occhi pronti a cogliere le bellezze del mondo ed al suo fianco ci sono Mario Lalli alle quattro corde e Bill Stinson dietro le pelli. A proposito di Mr. Lalli: è talmente fondante il suo stile che, quando si accende il microfono e canta, riporta tutto alla corte dei Fatso Jetson meno schizzati (Grant’s Heart). La cifra migliore si ha quando il gioco è in mano a Gary, come in Skyline Pressure (una estatica visione dall’alto, dell’alto) e Violent Light, quasi un bignami tecnico sulle qualità espressive della chitarra.
Si ha la percezione netta di ascoltare un artista fatto con la stessa pasta di monoliti come Jimi Hendrix o John Lennon: musica come missione. Sin dai tempi del ritorno con Rock Formations. Una mano innalzata verso l’alto e l’altra imposta sulla terra a far dono all’umanità di una energia ultraterrena trasformata in musica. L’iniziale Black Kite fa il paio con la title-track ed è evidenza di come l’ispirazione sia qualcosa che travolge l’individuo per trasportarlo altrove.
Per tornare a Catamaran, qui si presenta in maniera più melliflua e liquida, quasi riusciamo a percepire la brezza marina in faccia. Come a dire: sono passati trent’anni e noi siamo rimasti dove siamo partiti, riprendendo in mano il lume genuino e poetico dell’illuminazione artistica.
Eugenio Di Giacomantonio