Gli insetti nell’ambra – L’Aleph
Ventisette minuti in una deliziosa cassettina rosa per sette pezzi in tutto (in verità sei, più una chiusura semidronica): Lapo ‘Ludwig van Baloney’ Boschi (voce, chitarra basso, chitarra ritmica, campionamenti, modulatore ad anello) e Chris ‘Bronkos’ Bettoli (chitarra selvaggia) hanno così dato seguito al debutto Controllo del 2016.
È una questione privata, come si diceva anni fa, tanto che i testi (:riflessi è basato sulla poesia omonima di Aldo Palazzeschi, Aleph sul racconto di Jorge Luis Borges) seguono una linea autobiografica che pedina il quotidiano dei nostri da vicino (Foto) e per qualche verso ricordano le cose fatte in casa dalla Riotmaker, in una dimensione propriamente rock (al limite della New Wave a cavallo tra Settanta e Ottanta sono certe scelte estetiche nelle linee di basso, come in :riflessi).
Disagio giovanile dissimulato nei testi e spleen and ideal corroso nel sound: pubblica la francese Skank Bloc Records che ci ha abituato a cose strane e fantasiose. Qualcosa da guardare dal futuro per inquadrarlo meglio (forse).
Eugenio Di Giacomantonio