Samsara Blues Experiment – One With the Universe
La cosa sembra aver avuto ottimi risultati e come ammette lo stesso Peters, è stata la cosa migliore che potesse capitargli. Nel mentre, tra il penultimo album della band “Waiting for the Flood” del 2013 e quest’ultimo, il nostro ha dato corpo e sostanza all’altro suo progetto di ethnic & synthesizer improvisations (come ai vecchi tempi del Krautrock) and otherwordly music a nome Surya Kris Peters e questa influenza interviene nelle cinque trame di “One With the Universe”, soprattutto nell’utilizzo del Fender Rhodes o di altre keyboards.
Si parte con “Vipassana”, il pezzo più aggressivo dell’intera discografia della band, addolcito solo nella parte finale con trame synth dal notevole effetto psicotico. “Sad Guru Returns” è strumentale con l’eccezione del sample di Sadhguru Jaggi Vasudev che ci parla di meditazione. La successiva “Glorius Daze” è puro vortice stoner rock con un ritornello irresistibile mentre la delicata title-track è quasi un bolero desert rock rallentato, tra dune di sabbia e miraggi mistici. Come ammette lo stesso Peters è costata molta fatica allineare le varie parte del pezzo, tanto da stargli dietro un anno e mezzo.
La conclusiva “Eastern Sun & Western Moon” è, come recita il titolo stesso, un incontro tra estremi: da una parte l’intro doorsiano ci porta davanti a lune oniriche; dall’altra i duelli/duetti tra chitarra e keys sono proprio caldi come il sole d’oriente. I Samsara Blues Experiment senza troppo clamore stanno dando vita ad una discografia importante: peccato lasciarsela sfuggire.
Eugenio Di Giacomantonio