Voto 6 |
01. We Hope 02. Drunken Crocodiles 03. Mate 04. Pillar 05. Tricky Quiet |
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DRUNKEN CROCODILES - "Drunken Crocodiles" La voce cavernosa di Elo potrebbe tranne in inganno e far considerare i Drunken Crocodiles di Parma un gruppo sludge tout court. Invece il sottostrato musicale si agita tra classicismi hard che stanno tra Motorhead, Nashville Pussy, Fireball Ministry, Clutch e il primissimo heavy metal dei Settanta. I cinque pezzi del loro primo omonimo EP di venti minuti circa ci mostrano una band in salute e piena di cattiveria, ma con un cuore: "Mate" e "Tricky Quiet" staccano per un attimo la furia belluina e il pedalino del distorsore, scoprendo un songwriting limpido. Ma la natura essenziale del gruppo sta nelle fangose "Drunken Crocodile", "Pillar" e "We Hope", dove riff over riff demoliscono la resistenza dell'ascoltatore abituato a monoliti come Bongzilla, Weedeater e Iron Bong, i numi tutelari dei nostri ragazzi. Un buon primo episodio che dimostra attaccamento e devozione alla bandiera. Eugenio Di Giacomantonio |