Voto |
01. No Will 02. £SD or USB 03. Wanderlust 04. Lead the Way 05. I, Nomad 06. We Are What You Are 07. Automated City 08. Life Is Upon You 09. Walks For Motorists |
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WHITE HILLS - "Walks for Motorists" Il nuovo album dei White Hills inizia come un coro da stadio. Percussioni che incitano alla rivolta e aggressività coatta. Non deve sembrare strano, ma al settimo album in studio (al netto di collaborazioni e album sperimentali pubblicati in CD-R) il gruppo muta parzialmente pelle. Ce ne accorgiamo in "£SD or USB", secondo brano dal titolo micidiale, dove la marzialità pasher tipica dei nostri si sintetizza in ambiente kraut sterilizzato. Le punte di trapano ci sono ancora, ma il flusso è puramente indicato dalla nenia che ripete all'infinito il titolo. Dave W. e Ego Sensation hanno fatto indigestione di Wave fine Settanta/primi Ottanta (la copertina cita direttamente "More Songs About Buildings and Food" dei Talking Heads e la stessa title track posta in chiusura potrebbe essere una loro outtake) ed hanno buttato fuori un disco che sa di nuovo. L'amore per il sonar lanciato nello spazio dagli Hawkwind tanti anni fa c'è ancora, come si sente da "Lead the Way" e "We Are What You Are", ma c'è una certa prepotenza di synth in passagi come "Automated City" e "I, Nomad". Del resto, tutto nell'universo dei White Hills risulta coerente. Hanno sempre avuto un approccio artistico alla materia musica e nella definizione di questa hanno fatto confluire esperienze al di fuori, come l'interesse per la videoarte e per la pittura. Viene in mente un'altra band che ha operato nella stessa maniera e con risultati simili: Oneida. Allo stesso modo, le due band hanno definito il concetto di psichedelia come qualcosa di diacronico, in continua evoluzione, non ancorato per forza al seme della sua nascita, nei metà Sessanta, ma qualcosa di eternamente dinamico. Come recitano le note del press kit: this is propulsive, open music, surreal to its core but made to inspire people to get out of their seats and move. Mai parole furono più azzeccate per descrivere il vostro incontro con i White Hills. Eugenio Di Giacomantonio |