New Rewiev | FATSO JETSON "Live at Maximum Festival"


Voto
01. Tutta Dorma
02. Orgy Porgy
03. Bored Stiff
04. Flesh Trap Blues
05. Nightmares Are Essential
06. Salt Chunk Mary
07. Too Many Skulls
08. Magma (encore)

Go Down Records
2014
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FATSO JETSON - "Live at Maximum Festival"

I Fatso Jetson in Italia si sentono a casa. Sarà il richiamo del sangue (Mario Lalli è un'accoppiata nome e cognome che non lascia dubbi sulla provenienza anagrafica) o sarà l'atmosfera giusta e il cibo buono a fare la differenza. Fatto sta che i sentiti ringraziamenti e le battute tra un pezzo e l'altro sono sintomi che la band è a proprio agio al Maximum Festival organizzato a Treviso da Max degli OJM in una edizione, la sesta del 2013, che insieme ai Fatso ha visto protagonisti i cugini Yawning Man e i Vibravoid.
La natura di jam band è evidente sin dalle prime note: dilatando e contaminando un primordiale blues elettrico con panorami desert e rifferama psichedelico i Fatso guardano alla musica con gioia e divertimento. Fosse un mondo più giusto dovrebbero avere il conto in banca del signor Josh Homme. Ma i nostri hanno scelto un'altra strada, quella di essere servi solo della propria espressione artistica. Punto. E dal vivo i risultati si sentono. Eccome. Riescono a dare vitalità a pattern meccanici e volutamente robotici con una sana dose di cazzeggio vocale e con chitarre assassine sempre sul filo di saltarti addosso ("Flesh Trap Blues").
Anche nei momenti più pacati riescono a essere sinuosi come serpenti ("Bored Stiff") e ad ammaliarti come una bella donna. Sanno essere psicotici e aggressivi ("Nightmares Are Essential", "Too Many Skulls") sia nello strumentale che non, e riescono a materializzare l'orgia di watt a cui i Queens of the Stone Age devono restituire più di un debito ("Salt Chunk Mary", "Orgy Porgy" e "Magma", bis che chiama in causa un altro gigante a nome Masters of Reality). Gli otto pezzi che troviamo nel disco vengono pescati da tutto il loro repertorio discografico ricordandoci che la loro prima apparizione risale al 1995 con l'album "Stinky Little Gods", edito dalla sempremerita SST Records.
Come dire: siamo nati grandi e resteremo tali. Per sempre. Tutta Forza signor Lalli!



Eugenio Di Giacomantonio