New Review | AUSTRALASIA "Sin4tr4"


Voto
01. Antenna
02. Spine
03. Apnea
04. Scenario
05. Satellite
06. Retina
07. Fragile

Golden Morning Sounds
2012
Website

AUSTRALASIA - "Sin4tr4"

Con un nome preso a prestito dal capolavoro dei Pelican si presenta il duo degli Australasia. "Sin4tr4" è il loro primo ep prodotto da Golden Morning Sounds e se è vero che il mattino ha l'oro in bocca, data la cura per il packaging e la qualità della proposta, è altrettanto lecito aspettarsi altre uscite di questo calibro per la neonata etichetta brindisina. Con i numi tutelari di Ennio Morricone (esemplare in questo senso è la bellissima "Apnea") e Angelo Badalamenti da un lato e Mogwai, Isis e 35007 dall'altro, i setti pezzi proposti sono quanto di più bello sentito di recente in quest'ambito.
Immaginando le visioni cinematografiche di un Aki Kaurismäki più onirico, la musica degli Australasia diventa compendio imprescindibile per la descrizione intimista di lande desolate e di spazi profondi. Si ha la sensazione che i ragazzi abbiano preso a prestito più i linguaggi del cinema che della musica e ogni volta che si lanciano in composizioni articolate, sembrerebbe di dare voce sonora ai film che scorrono nelle loro teste. È privo di senso citare questo o l'altro pezzo: il flusso è unico e indivisibile. Alcune volte abbiamo delle sorprese di dolci voci femminili, altre di samples aeroportuali e altre ancora irrompono synth ad alleggerire le numerose accelerazioni che pervadono tutto il dischetto. Il tutto fila liscio in venti minuti circa e il tedio è intelligentemente evitato dal corto minutaggio di ogni singola composizione e sebbene gli stili si incontrano e si scontrano lungo tutto il viaggio, il concept suona fresco, compatto e coerente.
A path distant from the typical instrumental music cliches. This is "Sin4tr4", our way. Conveniamo. E, come il cavallo che in copertina esce dalle tenebre in maniera aristocratica ed elegante, così emergiamo dall'ascolto di questa bella prova: con un senso di aver vissuto un'esperienza profonda e radicale.



Eugenio Di Giacomantonio