Un demone forzuto come Mastrolindo e fumettoso come Kriminal volteggia minaccioso nei cieli, balzellando sulle note di un garage rock psichedelico e stoner. E gli unici in grado di catturarlo sono i Turbomatt da Fano Adriano (TE). Ecco perché, per garantire la pubblica sicurezza, abbiamo dovuto intervistarli.
- Ciao ragazzi, per prima cosa complimenti per i vostro album. Quali argomenti trattate in "Own Demon" e cosa stato per voi fonte di ispirazione?
- (Turbo Ex): Personalemente ho messo dentro tutti i demoni interiori che in quel periodo mi rendevano instabile, fragile e demotivato. Vederli poi fuori da me stesso, mi ha aiutato a prenderci confidenza e a materializzarli: mi sono diventati pure simpatici! La copertina rende molto bene l'idea di un demone sornione! Le influenze quindi sono state l'ansia, lo spettro della morte, un amore infelice, la paura di passare questa vita senza un appagamento interiore...
- (Turbo Fra): Diciamo che almeno i due terzi di noi hanno vissuto un periodo piuttosto conflittuale con quella che inizialmente era la nostra principale musa ispiratrice, che improvvisamente sembrava essercisi rivoltata contro facendo emergere inquietanti stati interiori piuttosto destabilizzanti. Attraverso il linguaggio musicale li abbiamo focalizzati, esorcizzati in modo anche autoironico e quindi cristallizzati nei dieci pezzi (più uno!) che compongono "Own Demon". La musa, sebbene in forme meno accattivanti, Ë rimasta tale e continua a campeggiare sul nostro logo.
- Parlateci un poí di voi, come vi siete conosciuti e come nasce in voi l'amore per questo genere?
- (Turbo Ex): Siamo amici d'infanzia, condividiamo gli stessi ascolti e le stesse passioni (smoke & drinks!). E' stato automatico e fisiologico mettersi insieme a jammare per esprimere i nostri stati d'animo. L'amore per la musica Rock nasce dalle cassette registrate nei metà ottanta da Berardino, un idolo del nostro paese! Aveva, purtroppo è morto prematuramente, dei dischi fighissimi che ci ha passato e da lì è nato tutto.
- (Turbo Fra): Il progetto ha preso forma concreta nel momento in cui Turbo Mark si è messo in testa di iniziare a suonare la batteria, integrando e dando così sostanza alle jam assai minimali ed alcooliche, fatte solo di chitarra e basso, in cui ci rifugiavamo per sfuggire alla routine del paese. Il nostro progetto musicale, ancor prima di iniziare ufficialmente, si è venuto nutrendo di serate trascorse nei nostri garage, davanti al camino ad ascoltare e commentare i dischi che ci passava Berardino (per gli amici Baby) tra una fumata, qualche bicchiere di vino rosso ed una jammata sgangherata, senza mai prendersi troppo sul serio! Elementi primordiali e veraci che poi si riflettono sul nostro sound.
- Se doveste autodefinirvi, quali aggettivi usereste?
- (Turbo Fra): Tre panzoni buontemponi (non sono aggettivi ma fa lo stesso!)
- (Turbo Ex): Citando i Blonde Redhead, Futurism Vs Passeism!
- Mi è piaciuta la copertina del vostro lavoro. Cosa rappresenta per voi? In qualche modo lího letta come passione per la musica, che diventa una sorta di energia e forza che scaturisce da voi. Ho clamorosamente toppato?
- (Turbo Ex): No, no! Ci Hai preso in pieno! E', come ti dicevo prima, il demone interiore che, passato nell'espressione della materia musicale, si manifesta con un strano sorriso in volto... Attenzione a non farlo incazzare che diventa pericoloso!
- (Turbo Fra:) Per la copertina dobbiamo ringraziare il grande MKLANE che ha interpretato perfettamente il senso del disco. La lettura che ne hai fatto dimostra ancora di più che ci ha colto in pieno!
- Perché avete scelto il moniker Turbomatt?
- (Turbo Ex): Siamo matti col Turbo!
- (Turbo Fra): E poi suona bello secco e diretto.
- In cosa pensate di poter ancora crescere, musicalmente parlando?
- (Turbo Fra): Probabilmente dovremmo cercare di evitare le impennate ed i cali di gradazione alcoolica prima dei live, spesso si ripercuotono negativamente sulla qualità dell'esecuzione che, in una musica minimale come la nostra, risulta assai decisiva in termini di groove. Per il resto non occorre che ci imponiamo nulla, tutto vien da sé e segue il corso naturale della nostra sensibilità.
- (Turbo Ex): Stiamo crescendo come scrittura. I nuovi brani hanno un climax ancora più cinematico e si è ampliato ancora di più il respiro di ogni singola composizione. Basta che non ci diciate più che abbiamo bisogno di un cantante, ogni singola critica è bene accetta! :D
- Pensate che lo Stoner e il Rock, abbiano in Italia sufficiente attenzione? Capita spesso, di vedere molte valide band che hanno poca visibilit‡, soprattutto in sede live. Cosa ne pensate?
- (Turbo Ex): L'Italia ha vissuto un ottimo periodo, in fatto di qualità, nella prima parte del decennio scorso con formazioni come Hogwash, That's All Folks!, Acajou e molti altri. Ora la scena è aumentata e, con essa, l'attenzione di alcuni portali specifici (Perkele, Noize Italia e lo stesso Stereo Invaders) ma siamo ancora lontani dal vedere concerti e dati di espansione tali da far presumere una uscita mainstream del fenomeno. Questo è un vero peccato perché le qualità ci sarebbero tutte.
- (Turbo Fra): Personalmente ritengo che, a differenza di altri rami del rock, lo stoner e la psichedelia pesante siano riusciti a ritagliarsi uno spazio importante all'interno dell'underground italiano. Praticamente ogni regione italiana è dotata di buoni gruppi che, grazie al supporto e all'attenzione di siti tipo il vostro, sono riusciti a creare un circuito musicale e culturale dotato di un forte senso d'appartenenza, paragonabile forse soltanto al movimento punk hardcore. Ne sono testimonianza la proliferazione di numerosi appuntamenti fissi per i patiti, dallo Stoned Hand of Doom di Roma al Tube Cult di Pescara, dallo Sweet Leaf di Benevento al Barone del Male fest di Perugia, fino al Duna Jam sardo. Ovviamente siamo sempre ben piantati nell'ungerground più putrido, ma del resto in Italia l'alternativa sarebbe essere milionari ed andare su Mtv, non c'è una via di mezzo!
- Progetti per il futuro? Ci sono già nuovi brani in cantiere? Grazie mille per la disponibilità, un saluto da Stereo Invaders.
- (Turbo Fra): Riuscire a tirare fuori un nuovo disco entro la fine del 2011, e poi uno nuovo per ogni anno a seguire! Sempre rigorosamente in free download!
- (Turbo Ex): Grazie a voi per l'attenzione dimostrataci e per la professionalità delle vostre domande! Si vede che fate tutto ciò con passione e questo è il miglior riconoscimento per chi ha una band e suona in giro, sbattendosi da una parte all'altra della penisola senza pensare a guadagni, visibilità o stronzate simili! Rock on!
- Ciao ragazzi, per prima cosa complimenti per i vostro album. Quali argomenti trattate in "Own Demon" e cosa stato per voi fonte di ispirazione?
- (Turbo Ex): Personalemente ho messo dentro tutti i demoni interiori che in quel periodo mi rendevano instabile, fragile e demotivato. Vederli poi fuori da me stesso, mi ha aiutato a prenderci confidenza e a materializzarli: mi sono diventati pure simpatici! La copertina rende molto bene l'idea di un demone sornione! Le influenze quindi sono state l'ansia, lo spettro della morte, un amore infelice, la paura di passare questa vita senza un appagamento interiore...
- (Turbo Fra): Diciamo che almeno i due terzi di noi hanno vissuto un periodo piuttosto conflittuale con quella che inizialmente era la nostra principale musa ispiratrice, che improvvisamente sembrava essercisi rivoltata contro facendo emergere inquietanti stati interiori piuttosto destabilizzanti. Attraverso il linguaggio musicale li abbiamo focalizzati, esorcizzati in modo anche autoironico e quindi cristallizzati nei dieci pezzi (più uno!) che compongono "Own Demon". La musa, sebbene in forme meno accattivanti, Ë rimasta tale e continua a campeggiare sul nostro logo.
- Parlateci un poí di voi, come vi siete conosciuti e come nasce in voi l'amore per questo genere?
- (Turbo Ex): Siamo amici d'infanzia, condividiamo gli stessi ascolti e le stesse passioni (smoke & drinks!). E' stato automatico e fisiologico mettersi insieme a jammare per esprimere i nostri stati d'animo. L'amore per la musica Rock nasce dalle cassette registrate nei metà ottanta da Berardino, un idolo del nostro paese! Aveva, purtroppo è morto prematuramente, dei dischi fighissimi che ci ha passato e da lì è nato tutto.
- (Turbo Fra): Il progetto ha preso forma concreta nel momento in cui Turbo Mark si è messo in testa di iniziare a suonare la batteria, integrando e dando così sostanza alle jam assai minimali ed alcooliche, fatte solo di chitarra e basso, in cui ci rifugiavamo per sfuggire alla routine del paese. Il nostro progetto musicale, ancor prima di iniziare ufficialmente, si è venuto nutrendo di serate trascorse nei nostri garage, davanti al camino ad ascoltare e commentare i dischi che ci passava Berardino (per gli amici Baby) tra una fumata, qualche bicchiere di vino rosso ed una jammata sgangherata, senza mai prendersi troppo sul serio! Elementi primordiali e veraci che poi si riflettono sul nostro sound.
- Se doveste autodefinirvi, quali aggettivi usereste?
- (Turbo Fra): Tre panzoni buontemponi (non sono aggettivi ma fa lo stesso!)
- (Turbo Ex): Citando i Blonde Redhead, Futurism Vs Passeism!
- Mi è piaciuta la copertina del vostro lavoro. Cosa rappresenta per voi? In qualche modo lího letta come passione per la musica, che diventa una sorta di energia e forza che scaturisce da voi. Ho clamorosamente toppato?
- (Turbo Ex): No, no! Ci Hai preso in pieno! E', come ti dicevo prima, il demone interiore che, passato nell'espressione della materia musicale, si manifesta con un strano sorriso in volto... Attenzione a non farlo incazzare che diventa pericoloso!
- (Turbo Fra:) Per la copertina dobbiamo ringraziare il grande MKLANE che ha interpretato perfettamente il senso del disco. La lettura che ne hai fatto dimostra ancora di più che ci ha colto in pieno!
- Perché avete scelto il moniker Turbomatt?
- (Turbo Ex): Siamo matti col Turbo!
- (Turbo Fra): E poi suona bello secco e diretto.
- In cosa pensate di poter ancora crescere, musicalmente parlando?
- (Turbo Fra): Probabilmente dovremmo cercare di evitare le impennate ed i cali di gradazione alcoolica prima dei live, spesso si ripercuotono negativamente sulla qualità dell'esecuzione che, in una musica minimale come la nostra, risulta assai decisiva in termini di groove. Per il resto non occorre che ci imponiamo nulla, tutto vien da sé e segue il corso naturale della nostra sensibilità.
- (Turbo Ex): Stiamo crescendo come scrittura. I nuovi brani hanno un climax ancora più cinematico e si è ampliato ancora di più il respiro di ogni singola composizione. Basta che non ci diciate più che abbiamo bisogno di un cantante, ogni singola critica è bene accetta! :D
- Pensate che lo Stoner e il Rock, abbiano in Italia sufficiente attenzione? Capita spesso, di vedere molte valide band che hanno poca visibilit‡, soprattutto in sede live. Cosa ne pensate?
- (Turbo Ex): L'Italia ha vissuto un ottimo periodo, in fatto di qualità, nella prima parte del decennio scorso con formazioni come Hogwash, That's All Folks!, Acajou e molti altri. Ora la scena è aumentata e, con essa, l'attenzione di alcuni portali specifici (Perkele, Noize Italia e lo stesso Stereo Invaders) ma siamo ancora lontani dal vedere concerti e dati di espansione tali da far presumere una uscita mainstream del fenomeno. Questo è un vero peccato perché le qualità ci sarebbero tutte.
- (Turbo Fra): Personalmente ritengo che, a differenza di altri rami del rock, lo stoner e la psichedelia pesante siano riusciti a ritagliarsi uno spazio importante all'interno dell'underground italiano. Praticamente ogni regione italiana è dotata di buoni gruppi che, grazie al supporto e all'attenzione di siti tipo il vostro, sono riusciti a creare un circuito musicale e culturale dotato di un forte senso d'appartenenza, paragonabile forse soltanto al movimento punk hardcore. Ne sono testimonianza la proliferazione di numerosi appuntamenti fissi per i patiti, dallo Stoned Hand of Doom di Roma al Tube Cult di Pescara, dallo Sweet Leaf di Benevento al Barone del Male fest di Perugia, fino al Duna Jam sardo. Ovviamente siamo sempre ben piantati nell'ungerground più putrido, ma del resto in Italia l'alternativa sarebbe essere milionari ed andare su Mtv, non c'è una via di mezzo!
- Progetti per il futuro? Ci sono già nuovi brani in cantiere? Grazie mille per la disponibilità, un saluto da Stereo Invaders.
- (Turbo Fra): Riuscire a tirare fuori un nuovo disco entro la fine del 2011, e poi uno nuovo per ogni anno a seguire! Sempre rigorosamente in free download!
- (Turbo Ex): Grazie a voi per l'attenzione dimostrataci e per la professionalità delle vostre domande! Si vede che fate tutto ciò con passione e questo è il miglior riconoscimento per chi ha una band e suona in giro, sbattendosi da una parte all'altra della penisola senza pensare a guadagni, visibilità o stronzate simili! Rock on!