Band | Turbomatt |
Titolo | Own Demon |
Etichetta | Autoproduzione |
Genere | stoner-southern |
Anno | 2010 |
Durata | 47 Minuti |
Nazionalità | Italia |
Tracklist | 1. Squirt Queen 2. SC 3. 1976 4. Shelbiville 5. Autoctone 6. Own Demon 7. Borrelli's Mule 8. Wind Meadow 9. Saint's Bones 10. Sweet Return |
Contatti | http://www.myspace.com/turbomattband |
Voto | 7 |
Scritta da | Thiess |
Avete paura del demone che c'è in voi? Parlo di quel lato oscuro che si cela nel cuore e nell'animo e che tendiamo a non accettare in noi stessi. Qualcuno poi associa questo termine ad una passione, che ci può far sembrare folli, ma che non sempre significa per forza qualcosa di negativo.
I Turbomatt provano a raccontarci ciò che palpita dentro di loro, e ci aggrada immaginare si parli di un amore che porti alla follia, più che ad un presentimento negativo. Seconda fatica discografica per il project made in Italy tutto Rock 'n' Roll e Old School. Iride la loro che si tinge di livree Psychedelic, con una punta di Garage e Stoner, il tutto innalzato ad una divinità tanto adorata negli anni settanta e che rivive ora, sotto la conturbante energia dei Turbomatt. Onirico in molti passaggi, "Own Demon" è moto circolare di caleidoscopica natura, poliedricità che riscalda come sole nel deserto, cammino che diventa esso stesso miraggio. Il full-lenght in questione gode di una produzione più che buona, con una chitarra dalle distorsioni vibranti, molto retrò ma decisamente azzeccata per il contesto. Tutto pare evanescente e poi d'un tratto massiccio, pietanza disossata che ha però ancora un non so che di appetibile, dato dall'immaginazione e dai sentori che ancora emana.
Complimenti sinceri, avanti così!